"Di noi tremò la nostra vecchia gloria. Tre secoli di fede e una vittoria". G. D'Annunzio

I Bianchi Alamari






 



Il 19 luglio 1747 il 2° Battaglione del Reggimento delle Guardie è schierato sul Colle dell'Assietta - sulle Alpi Cozie - contro l'esercito franco-spagnolo in quella che verrà definita Guerra di successione d’Austria (1742-1747).
Compito delle Guardie è quello di sbarrare il passo a 50 Battaglioni francesi che scendono dalla strada del Monginevro per puntare su Genova.
E' uno scontro impari. Eppure i Granatieri difendono strenuamente la posizione e ricacciano più volte il nemico alla baionetta. Il Comando piemontese ordina il ripiegamento delle truppe sulle seconde posizioni, ma a quell'ordine il Tenente Colonnello Paolo Navarino di San Sebastiano risponderà: "in faccia al nemico le Guardie non indietreggiano mai!".
Facendo perno sul Colle dell'Assietta, tenuto ancora da uno sparuto ma valoroso drappello delle Guardie, i piemontesi hanno la meglio sul nemico. In tale episodio, rimarrà ucciso il Generale Belle-Isle che comandava le truppe francesi.
In memoria del valore dimostrato dalle Guardie, il Re ordinò che sulle giubbe del Reggimento Granatieri-Guardie venissero applicati i Bianchi Alamari, segno caratteristico dell'abbottonatura delle truppe spagnole.

D'apprima portati sul petto, gli Alamari vennero posti, dal 1831, sul collo e sulle manopole delle uniformi.

Ancora oggi, gli Alamari rappresentano il caratteristico distintivo dei Granatieri.

L'etimologia della parola "alamaro" può essere ricondotta al verbo arabo "alamar" legaccio retaggio storico che ricorda la dominazione ottomana nel vecchio continente.

In memoria di questa battaglia, il 1° Battaglione Granatieri, inquadrato nella Brigata Meccanizzata "Granatieri di Sardegna", è stato denominato "Assietta".
Dall'ottobre del 1992 il 1° Battaglione ha assunto la denominazione di 1° Reggimento "Granatieri di Sardegna". Tale Reggimento inquadra il Battaglione Granatieri "Assietta".


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