"Di noi tremò la nostra vecchia gloria. Tre secoli di fede e una vittoria". G. D'Annunzio

Perchè l'appellativo di "Granatieri"






 



L'appellativo "Granatieri", risale al lontano anno 1685 quando il figlio del Duca Carlo Emanuele II (fondatore del "Reggimento delle Guardie"), Re Vittorio Amedeo II, dispose il potenziamento delle capacità di fuoco del Reggimento stesso.
A tale scopo, quindi, Vittorio Amedeo ordinò che in ciascuna delle dodici compagnie che componevano il Reggimento, fossero inquadrati sei soldati scelti con “speciali” caratteristiche psico-somatiche (alta statura, audacia, valore e coraggio), con il compito di lanciare, durante il combattimento, contro il nemico, quegli ordigni esplosivi che "schiopando" fanno "grandissimo danno". Quegli ordigni esplosivi riempiti di piccoli “grani” furono chiamati "Granate". I soldati destinati al loro impiego furono detti "Granatieri".

Questa idea fu sperimentata con pieno successo in ogni azione di guerra, tanto che i sei "Granatieri-Guardie" - esistenti in ogni compagnia del Reggimento - furono successivamente aumentati di numero e riuniti in speciali compagnie "Granatieri". Da quel momento, tutto il Reggimento delle Guardie assunse una nuova denominazione. Fu detto "Reggimento Granatieri-Guardie".


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